Aggiornamenti barettiani

Nell’Appendice I del suo volume dedicato al primo Baretti inglese (Fra letterati e galantuomini. Notizie e inediti del primo Baretti inglese, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2010, pp. 185-201), Francesca Luigia Savoia, italianista dell’Università di Pittsburgh, pubblica il testo di 6 lettere inedite conservate alla Houghton Library di Harvard University fra le carte legate a quella biblioteca da Mary Hyde nel 2003 (segn. Houghton b MS Hyde 79). Si tratta di 5 missive del Baretti e di una a lui destinata; per la precisione 3, tutte del maggio 1754, sono dirette al reverendo e scrittore di origini irlandesi Henry Temple Croker (1729-1790?), qui in veste di mediatore fra Baretti e William Huggins; e una è la responsiva di Croker a Baretti, sempre del maggio 1754. Un’altra è indirizzata a un non meglio noto Henry Townsend (24.IX.1755), residente nel Cumberland, e desideroso, ma invano, di valersi di Baretti come maestro di lingua italiana. L’ultima missiva è invece una franca apologia che Baretti spedì il 10 gennaio 1759 al già menzionato Huggins, nobile letterato ‘dilettante’ e collezionista d’arte, il quale si era valso della consulenza di Baretti, da lui appositamente ospitato nella sua tenuta di Headley Park, per una sua versione inglese dell’Orlando furioso, ma che poi si era guastato col letterato piemontese a causa, pare, delle maldicenze di un «boutefeu». Il testo delle lettere è trascritto secondo criteri rigidamente conservativi e debitamente commentato nelle note a piè di pagina (e più diffusamente alle pp. 85-90, lungo il § 5 del cap. II, eponimo del volume); delle lettere o porzioni di lettera dettate in inglese è data anche la traduzione italiana.

Della stessa studiosa è in corso di pubblicazione, nel numero unico del 2011 della rivista «Seicento & Settecento» diretta da Arnaldo Bruni, la trascrizione e traduzione commentata di un'altra lettera inedita di Baretti, rinvenuta sempre alla Houghton Library di Harvard (b MS Hyde 66.3) e indirizzata a Sir Robert Chambers, famoso e influente giurista inglese, il 3 maggio 1782.

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