Renzo Rabboni, Tracce. Per la ricostruzione dell’epistolario di Antonio Conti

Renzo Rabboni, Tracce. Per la ricostruzione dell’epistolario di Antonio Conti, in Lo studio, i libri e le dolcezze domestiche. In memoria di Clemente Mazzotta, a cura di Claudio Griggio e di Renzo Rabboni, Verona, Fiorini, 2010, pp. 123-158.

 

Lo studio fa il punto sul recupero dell’epistolario di Antonio Conti, uno dei più importanti del secolo XVIII, anche se non dei più estesi, integrando i dati che furono a suo tempo raccolti da Giovanna Gronda. Partendo dal censimento di Corrado Viola per i suoi Epistolari del Settecento e valendosi di alcuni altri recenti acquisti, il lavoro si sofferma sulle indicazioni che emergono dalle lettere di Giuseppe Toaldo, discepolo devoto di Conti, e degli altri custodi della memoria postuma dell’abate padovano (Clemente Sibiliato, Angelo Querini di Lauro, Bernardo Nani). Vengono trascritti, in particolare, gli stralci più significativi delle lettere intercorse fra il Toaldo e il conte Giulio Bernardino Tomitano, importante collezionista e cultore di letteratura, che avviò un ambizioso progetto di raccolta epistolare. Queste lettere ci danno indicazioni preziose sui modi della trasmissione e, soprattutto, della dispersione dell’epistolario di Conti, avvenuta negli anni 1784-1787. Il discorso considera quindi le informazioni fornite da Antonio Cicutto, nel suo Elogio dell’Abate Conti, in relazione alle lettere dei corrispondenti di Conti, che nel 1814 risultavano in possesso di Antonio Da Ponte e furono poi vendute, nel 1821, dal libraio veneziano Adolfo Cesare. Sulla base delle lettere conservate in alcune grandi collezioni di autografi italiane ed estere, pubbliche e private, il contributo individua il sistema di doppia numerazione (un numero in cifre arabe, per carta; uno in cifre romane, per il corrispondente), apposto dopo che tutte le lettere erano state riunite in un unico blocco, ad opera, forse, dello stesso Tomitano. Due regesti conclusivi fanno il bilancio delle conoscenze attuali, in merito, rispettivamente, ai due volumi citati di lettere dei corrispondenti e al carteggio nel suo complesso, vale a dire ai nomi di tutti i corrispondenti sicuri e alle lettere di ognuno di/a Conti.

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